COSE DA CINEMA

franco-galateo ha scritto il 31.01.2019 ore 12:00
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SCHELETRI NELL'ARMADIO

Avere uno scheletro nell’armadio” è fra le metafore più usate sia nella lingua scritta che in quella parlata e denota una tendenza tipica del linguaggio (specialmente di quello letterario) di associare menzogna e inganno con immagini terrifiche, in questo caso lo scheletro. L’espressione indica il tenere nascosto agli occhi altrui un comportamento o un fatto verificatosi nel passato che potrebbe essere oggetto di disapprovazione o fonte di danneggiamento della propria reputazione. Immaginatevi poi, chi di scheletri l’armadio ne ha zeppo, se può dormire sonni tranquilli o meno…Poi oltre alla voce della coscienza, anche le zanzare, un materasso scomodo, i rumori provenienti dalla strada rendono il sonno difficile nel cuore della notte. E se ancora non bastasse, anche gli incubi fanno la loro parte. L’opera musicale dei Frasan Galaglav rappresenta tutto ciò. Proprio perché si tratta di un’opera, alcuni passaggi sono più volte ripresi, a tratti fanno da sfondo, a tratti sono in primo piano, con variazioni ed intrecci, poiché anche il sonno è fatto di cicli. Si inizia dal non certo inquietante ambient “Tramonto in poi” che farebbe presagire sonni tranquilli, e dopo il “Primo sogno” sostanzialmente sereno (potrebbe essere un bel jingle per qualche pubblicità di materassi), si comincia a cogliere una certa tensione nel ritmo ossessivo di “Meditando” che rasenta atmosfere acid-psichedeliche infarcite da spezie orientali. Sconvolge parecchio la zanzara elettronica che fluttua per più di sei minuti nel quarto brano, precedendo il pungente “Letto di paglia” dove contrastanti trame melodiche e tormenti elettronici si sovrappongono. “Clausure” è una bella fusione tra  pads elettronici e melodie quasi classiche eseguite del flauto. Il brano, nella parte finale, sfocia in un “reprise” dove flauto e moog duettano. Inquietanti rumori concreti, squilli, meccanismi ticchettanti ed una musica che ben si presterebbe come colonna sonora per un thriller si amalgamano efficacemente per dare vita ad un lungo “Incubo” (il settimo brano, il più lungo dei dodici che compongono l’opera). Usciti dall’incubo si incappa in qualcosa di “Sconcertante” che in verità fa meno paura ad ascoltarlo che non ad immaginarlo, considerato il titolo. Dall’architettura informale elettronica della prima parte, Sconcertante evolve infine verso i profumi d’oriente. Poi “Un minuto” (esatto) di quasi-jazz serve a rompere la tensione, prima di entrare nelle trame simil-stockhauseniane di “Agitazioni” che mettono in evidenza la forte passione dei Frasan Galaglav per la musica contemporanea. Bizzarro è il pezzo “Cose da cinema” che non va tanto raccontato per non rovinare le sorprese riservate agli ascoltatori. Quasi un ritorno alla “normalità” avviene con il conclusivo ambient “Finalmente” che funge da eustress sul non leggero “peso” dell’opera realizzata dal duo che interagisce a “distanza”  e che si fregia anche della partecipazione

Frank Asio ( Eventi Jazz

Commenti

luigi-vigliotta ha scritto il 31.01.2019 ore 15:24

Più che pubblicità di materassi ... direi un'ottima colonna sonora , per accompagnare il viaggio di un motociclista sulle tortuose vie del lungomare della mia liguria ....

Ganfo ha scritto il 31.01.2019 ore 16:31

Ciao Franco,

Bel brano di cui ho apprezzato la prima e l'ultima parte.

Ganfo 😎

Pat_02 ha scritto il 31.01.2019 ore 19:13

Ciao Franco,

Grazie per l'invito, 3 parti diverse che mi sono piaciute, è originale e piacevole da ascoltare ed è la cosa principale, lol! è una buona composizione alternativa, sempre valida per FX. Mi sono anche piaciuti tutti i suoni con gli arpeggi.

Molto bene.

Amicizie.

Patrick

Salut Franco,

Merci pour l'invitation, 3 parties différentes que j'ai aimé, c'est original et agréable à écouter et c'est le principal, lol ! c'est une bonne composition alternative, toujours bien pour les FX. j'ai aimé aussi tous les sons avec arpèges.

Très bien.

Amitiés.

Patrick

Revival ha scritto il 31.01.2019 ore 19:25

Eccezionale!

😯 😲

TheDJGrandfatherKoeddi ha scritto il 01.02.2019 ore 01:11

Sehr schöne Groviges Teil

ich bin baujahr 1963 und Vater von 2Kindern und Musikverrückt

Mann nennt mich auch der Dieter Bohlen ohne Kohlen

Achtung !
Meine Songs entsprechen nicht den üblichen Hörgewohnheiten, sondern spiegeln nur meine persönliche Auffassung von Musik wieder.
Die Leute, die meinem speziellen Humor - den ich die Musik einfließen lasse - nicht folgen können, gibt es auf dieser Plattform ausreichend Mainstream zu hören.
Falls Dir oder Ihnen meine Musik gefällt, stell deine oder Ihre Anlage bitte auf Zimmerlautstärke - dein oder ihr Nachbar könnte anderer Meinung sein.

Viel Spaß beim Zuhören, Mut und gute Kopfhörer wünscht,

Euer Köddi

 

Zum kostenlosen Daunload des Albung bitte hier klicken

http://www.youtube.com/user/dirkkoe

https://soundcloud.com/k-ddi

 

"Ich sage immer die Musik ist das Blut der Weld"

"Ich sage immer las die Musik in den Adern erklingen"

Hardware: Arturia Analog Lab, Fame Mix-802 FX USB,  RH Sound Wirelese Mic. Receiver, I Mac, Windows 10 Server, Fame Keyboard, Fender Stratocaster, E-bass, Halbakustisch Gitare,

Software: Apleton, Sampledude ProX, MMX Productionssuite, Analoglab, ElectraX, Gladiator, Astraldreamer, Diva, Groove Generator, Tr808, Absynth,

Videobearbeitung -Video Deluxe 2016 Plus, Elemens, I Movie

Und risiges Sampler-Tool vorhanden

Picnicboy ha scritto il 02.02.2019 ore 09:33

MoinMoin.

Hehe... funny Start with the Bike.

Nice Groove and Melodies.

Interesting build up.

Like like...

Pic😎

horst-d ha scritto il 02.02.2019 ore 11:48

Very jazzy! I appreciate this track🎻🎸🎺🎷🎼🎧♪♪♪

best regards Horst😎
🍀🍀🍀🍀🍀🍀

 

Bradford-Alan-Davidson ha scritto il 05.02.2019 ore 23:46

Very interesting...nice break at 2:15 and some very nice audio surprises here and there. Good choice of instrumentation. Professional execution as always. We hope you are well. B:A:D