Una vita spericolata al volante, ma una morte banale da Innocente pedone…..Chissà cosa dirà San Pietro in Paradiso?
Il trapasso dell’asso del volante
Testo Sandro Glavina – Musica Gianfranco Troiano
Per niente son gradasso
son del volante un asso,
ve lo dimostro adesso
che mica sono fesso,
guido a duecento all’ora
in autostrada spesso,
che sia di buon’ora
o urmo come un cesso. (urmo=ubriaco)
sulla provinciale
oppur sulla statale,
su carrettiere o sassi
io azzardo dei sorpassi.
E quando sono in città
nessuno mai potrà,
fermarmi e poi multare
se parlo al cellulare,
perché sono padrone
del mezzo non son coglione
e nemmeno contestare
se la barba mi sto a fare,
per pisciare oggi ho dovuto
fermarmi in un imbuto,
perché avevo bevuto
sei birre e tre caffè.
L’asfalto ho attraversato,
a piedi ed ho guardato
velocemente a destra
poi alla mia sinistra,
non avrei mai pensato,
ne oggi, neppure ieri
che un camion dei pompieri
m’avrebbe triturato
ed ora sto all’Eterno
seduto in Paradiso,
San Pietro assai paterno
mi parla con buon viso.
Se tu saresti morto
guidando in modo pazzo,
io non potrei dar torto
a chi hai rotto il cazzo,
invece sei schiattato
perché t’hanno arrotato
i vigili del fuoco
e questo non è poco,
così hai evitato
quell’infernal calore
e ti sei guadagnato
l’eterne liete ore.
……………………………
L’asfalto ho attraversato,
a piedi ed ho guardato
velocemente a destra
poi alla mia sinistra, ecc.ecc.